Canna moschetto mod. 1891 T.S.
E' fatta di acciaio fuso al crogiuolo, lunga 445 mm, il profilo esterno è tronco-conico.
Anteriormente si notano il vivo della volata che porta superiormente un mirino inserito a coda di rondine su una base che porta speciali riscontri di bloccaggio dell'anello della baionetta.
Posteriormente vi è uno zoccolo sul quale è montato l'alzo a quadrante con una tacca di mira fissa per la distanza di 300 m., una tacca di mira mobile per la distanza di 450 m., con tacche laterali di graduazione per il tiro da 600 m. a 1200 m.(lo stesso alzo che monta il moschetto mod. 1891).
Si presentò un nuovo inconveniente dovuto all'utilizzo della solenite come propellente per le cartucce e quindi con l'atto n° 281, del 30 agosto del 1903 si ratifica:
Tacca di mira fissa per la distanza a 450 m.
Tacca di mira fissa per la distanza a 300 m.
Tacca di mira mobile per distanze da 600 m. a 1.200 m.
Un ingrossamento con 5 faccette sulle quali sono incise le iniziali della fabbrica, il nome della città ove risiede la fabbrica, il numero di matricola, l'anno di costruzione e i vari punzoni del collaudo.
Il mirino delle ultime produzioni è praticamente identico al quello del fucile mod. 91 sistemato in volata tramite una fascetta.
Atto n° 281 del 30 agosto 1903:
"Modificazione al mirino dei moschetti da truppe speciali mod. 91 in consegna ai corpi."
E' stato constatato che con l'impiego delle cartucce a solenite, il tiro dei moschetti da truppe speciali e di quelli da cavalleria mod. 91, riesce più basso del tiro con cartucce a balistite. Per i moschetti da cavalleria il difetto è in proporzioni trascurabili, mentre più rilevante, e tale da meritare un provvedimento, si riscontra in quelli da truppe speciali. Siccome da studi e da prove eseguite si è potuto accertare essere sufficiente una diminuzione di mm. 0,5 nell'altezza della cresta del mirino di detti moschetti da truppe speciali, il Ministero dispone che l'accennata modificazione, a somiglianza di quanto si è praticato nei moschetti in allestimento presso la fabbrica d'armi di Brescia ed in quelli esistenti presso le direzioni d'artiglieria, sia introdotta nei moschetti in consegna ai corpi.
Il Ministro: G. Ottolenghi
Di particolare interesse sono i codici di assemblaggio (da non confondersi col numero di matricola dell'arma) presenti sulla culatta e la canna, chiaramente identico per entrambi le parti, tale codice è stato riscontrato anche nelle precedenti armi d'ordinanza come i Vetterli.
BRESCIA 1898-1919
BERETTA 1928-1938
TERNI 1928-1929
PIETRO LORENZOTTI 1930-31
M.B.T. Metallurgica bresciana Tempini 1930
F.N.A. Brescia 1931-1938
GARDONE VAL TROMPIA 1928-1938
N.e V.C. Brescia 19xx-19xx