Per questo capitolo ci siamo avvalsi del manuale dell' "Allievo Caporale" in una edizione del 1904, nel quale sono descritte, in poche pagine, le dotazioni personali del soldato o della compagnia necessarie alla manutenzione ordinaria e piccola riparazione del fucile o moschetto 91.
Nelle pagine successive dello stesso manuale, troviamo anche le descrizioni delle buffetterie che ogni soldato aveva come dotazione personale.
Qui sotto vengono riportate le pagine estrapolate dal manuale, da notare come sono ben specificate le competenze per l'uso di questi materiali.
Ampollino con olio con coperchio a spillo, nella figura ne troviamo di 2 tipi di peltro, ma con disegno esterno diverso, ed un'altro completamente di ferro. Questo ampollino era dato in dotazione ad ogni soldato armato di fucile o moschetto.
Il cacciavite, nella foto sopra diverse produzioni, era dato in consegna ad ogni graduato armato di fucile o moschetto.
Lo scovolino di crini, che veniva avvitato alla bacchetta nettatoia per poter pulire l'interno della canna, era dato in dotazione ad ogni soldato armato di fucile o moschetto.
La bacchetta di ottone, presente in 25 esemplari in ogni compagnia e custodita dai capo-squadra, come le parti di ricambio dell'arma.
La scatolina di latta che contiene, l'ampollino, il cacciavite e lo scovolino di crini, ecco due tipi di scatoline.
Molla del percussore  e percussore.
Bottone dell'otturatore.
Estrattore.
Molla dell'espulsore.
Circolare n 227 del 28 Maggio 1914:
Adozione di un turacciolo per armi mod. 91. - (Direzione generale artiglieria e genio).-

Per impedire l'entrata di sabbia ed altre materie nella canna dei fucili e dei moschetti, è adottato, per le truppe coloniali, pei reparti ciclisti e pei ciclisti un turacciolo per armi mod. 91. Con tale turacciolo, forato lungo l'asse del gambo e gran parte della testa, anche se inavvertitamente lasciato nella bocca, sparando, non vi è pericolo di alcun danno né pel tiratore, né per l'arme.
Verranno in seguito pubblicate le aggiunte e varianti al modello per gli inventari, il sunto descrittivo ed i relativi disegni nell'altlante del materiale di artiglieria.
Per la costituzione della dotazione di turaccioli, i corpi rivolgeranno le relative richieste, direttamente, al laboratorio pirotecnico di Capua.


                                                                                       Il Ministro: D. Grandi
Turaccioli per armi mod. 91.
I reparti di cavalleria avevano in dotazione la fonda per contenere il moschetto mod. 1891, che veniva fissata sulla sella del cavallo,
Nelle foto la vista completa, i dettagli della cinghia di bloccaggio alla sella e uno dei marchi di produzione, nello specifico "A.G.  Fratelli Rossi - Verona" e l'anno di produzione, 1935.
Cinghie per armi mod. 91
La cinghia per il fucile modello 1891 e per il moschetto modello 1891 per T,S., deriva direttamente dalla cinghia del fucile Vetterli.
La regolazione della cinghia era permessa tramite un bottone metallico, che a seconda dell'asola in cui veniva posto determinava la lunghezza della cinghia.
Il bottone inizialmente in ottone, fu sostituito durante il primo conflitto mondiale da quello in ferro, tale necessità fu dovuta alla continua richiesta dell'industria bellica di questo materiale, devoluto completamente alla fabbricazione dei bossoli.
Particolare delle due asole per la regolazione della lunghezza della cinghia.
Particolare della parte finale della cinghia che veniva agganciata nella maglietta del fucile posta nella pala del calcio.
La cinghia per il moschetto modello 1891 e successivi modelli per T.S. e T.S.M.,è completamente diversa dalla precedente, anche se si notano le similitudini nell'uso del materiale metallico, fibbia e bottone in ottone e successivamente in ferro.
Finimenti in ottone.
Finimenti in ferro.
Giberne per armi mod. 91
Giberna per caricatori, modello prima guerra mondiale.
Giberna per caricatori, modello seconda guerra mondiale.
Giberna per pacchetti, Mod. 1907.
Particolare aggancio per la fondina della pistola.
Porta baionetta, fattura valida per ogni tipo di baionetta usata nei fucili o moschetti modello 1891, ad eccezione della baionetta per fucile modello 1891/38.
Struttura multipla con porta baionetta e porta piccozza o badile, mod.1927, a sinistra vista totale, con fodero metallico e baionetta per moschetto mod. 1891 per t.s..
Nella foto sotto particolare della cinghia per il bloccaggio della piccozza o badile.
n.d.r. Particolare curioso è che questa cinghia per fucile modello 1891 o moschetto 1891 per t.s. ha impresso  il marchio di produzione dell'anno 1935, come quasi tutte le fonde per il  moschetto 1891 o almeno le più usuali e conosciute. Questo da poter azzardare l'ipotesi che in tale anno ci fu una grande produzione e fornitura di questo tipo di dotazioni personali.
Cinghia bianca per fucile o moschetto mod. 38,
da parata o per la Marina.
Marchio del 1935.
Giberna per pacchetti, Mod. 1907. vista posteriore
La giberna per pacchetti veniva indossata dal soldato tramite apposite cinghie regolabili con bottoni metallici.Ecco un esemplare della prima guerra mondiale, Mod. 1907m si possono notare, oltre che per il colore tendente al rossiccio, anche le diversità di fattura con quella del periodo della seconda guerra mondiale.
Produzione seconda guerra mondiale.
Esempi di fatture di tasca multipla, mod.1927, da notare la diversa posizione dei rivetti.
Cinghia per fucile mod. 38 con finimenti in ferro
dell'esercito finlandese (SA).
Tasca baionetta
Fonda da cavalleria
Marchio presente su una tasca porta baionetta (collezione  Daniele Belussi)
Manici di cacciavite, di diversi tipi di legno, notare la estremità del manico in fondo che è filettato per accogliere la parte in ottone.
Logo dei marchi trovati sui legni, alcuni trovati anche  sui fornimenti delle armi mod. 1891
collezione E. Bagioni
Lame di cacciavite, tra le quali probabilmente ci sono quelle per la pistola Bodeo, riconoiscibili dalla punta molto più piccola.

Officine Costruzioni Roma
Brescia?!
Pietro Beretta?