n.d.r. alcune foto della baionetta modello 38 proposte in questa pagina, sono state
gentilmente offerte dalla ditta Euroarms Italia e sono anche presenti nel sito
http://www.exordinanza.net, nella sezione dedicata alle baionette italiane.
Preludio
Sciabola-baionetta del fucile Vetterli modello1870
Con l'adozione del fucile modello 1891, la dotazione personale del soldato dovette essere
ridisegnata e concepita per un uso più moderno e funzionale, diversa dai soliti canoni dell'epoca
e messa in pratica di lì a pochi anni, con lo scoppio della prima guerra mondiale.
Prima dell'introduzione del fucile modello 1891, l'arma d'ordinanza in dotazione al  Regio Esercito
Italiano era il fucile Vetterli e di conseguenza la lunga "sciabola-baionetta", la cui utilità,
essendo una baionetta d'epoca risorgimentale, era obsoleta per la nuova strategia di
combattimento che stava per andare in atto.
Infatti la vecchia concezione di baionetta o meglio sciabola-baionetta era quella di un'arma da
fianco che fosse utilizzabile nel combattimento singolo come la classica sciabola e che  potesse
svolgere anche la funzione di baionetta, che con la sua notevole lunghezza, lama di 52 cm, una
volta inastata teneva a debita distanza il nemico.
Allo scoppio della prima guerra mondiale, molte delle vecchie baionette del modello 1870 vengono
mandate alle fabbriche per essere accorciate e utilizzate sui fucili Vetterli convertiti per
l'occasione in cal. 6,5 e conosciuti come  Mod.70/87/16.
Baionetta per i fucili modello 1891
Sciabola-baionetta del fucile Vetterli modello 70/87/16
La baionetta ha la lama lunga 30 cm è ricavata da una barra d'acciaio fusa, presenta un filo e
controfilo e sui due lati un largo sguscio a profilo rettangolare.
Il manico ha una crocera lunga circa 9 cm e il ramo trasversale ha una estremità forgiata a
forma di sfera del diametro di 0,8 cm; mentre dall'altro estremo ha un anello del diametro di 1,8
cm, con un diametro interno di circa 1,3 cm (corrispondente al diametro in volata della canna
delle armi modello 1891).
Sul cappuccio è presente una scanalatura a T, lunga circa 3,5 cm, che serve da guida ed
alloggio per il fermo della baionetta posto sul bocchino; mentre per liberare la baionetta
dall'arma, si agisce tramite un pulsante a molla, posto sul lato destro della testa del manico, che
premuto agisce sul piolo di sblocco, lasciandola libera di essere estratta tirandola verso l'alto.
Anche a questa baionetta fu dato l'appellativo di sciabola-baionetta e a differenza del
predecessore non ebbe tante varianti e conservò durante tutta la sua produzione, se non per
piccole modifiche, immutate caratteristiche.
Le guance di legno sono fissate con coppiglie ribattute e muniti di rondelle, il legno usato era di
diverse essenze in base alle disponibilità del momento.
Sulla base della lama si trova stampigliato il nome della fabbrica, mentre sulla crocera possiamo
trovare punzonata la matricola, il nome del produttore e in alcuni casi anche l'anno.
Terni
Brescia
Gnutti
Torre Annunziata
Mida
Baionetta per i moschetti per ts modello 1891
Ecco alcuni esempi di produzione di baionette per fucili modello 1891, dove
possiamo trovare inciso il nome della città ove risiede la fabbrica, oppure il nome
del produttore.
La baionetta del moschetto ts modello 1891 è una variante della baionetta del fucile modello 1891,
dove la differenza sostanziale consiste nel diverso sistema di attacco della baionetta presente sul
bocchino del moschetto per ts.
In fase di produzione il cappuccio è strutturato in maniera diversa anche se di forma identica a
quella della baionetta del fucile modello 1891.
Il pulsante di sblocco non è situato lateralmente al cappuccio, ma sopra di esso mentre il canale a
T, non è più verticale ma orizzontale e la sua lunghezza attraversa tutto il manico della baionetta.
Per innastare la baionetta  occorre infilare l'anello nella canna e quindi ruotare la baionetta verso
sinistra, mentre per sbloccarla si agisce premendo il pulsante di sblocco, ruotarla verso destra e
una volta liberata dal fermo posto sul bocchino del moschetto, tirarla verso l'alto.
Scanalatura a T
Premendo il pulsante la base
del piolo viene spinta verso
l'esterno liberando la
scanalatura e quindi
permettendo l'estrazione della
baionetta dal bocchino del
fucile.
Disegno schematico del pulsante, molla e piolo.
Esempi di matricola incisa sulla crocera.
Disegno schematico del
pulsante, molla e piolo.
Cappuccio della baionetta per ts modello 1891.
Piolo di sblocco.
La premuta del pulsante fa
abbassare il piolo, che non
ostruendo la scanalatura a T,
permetterà di liberare la
baionetta dall'arma.
Baionetta per armi modello 38
Piolo di sblocco
La scanalatura a T che percorre
trasversalmente il cappuccio.
Baionetta per moschetto modello 1891
Il moschetto modello 1891, comunemente chiamato da cavalleria, era munito di una baionetta
inamovibile, fissata su una braga inserita sulla volata.
La lama è a sezione di T con il dorso leggermente stondato e i fili smussati ed è offensiva solo
con una azione di punta.
(per maggiori ragguagli consultate la pagina del moschetto modello 1891)
Ecco alcuni esempi di marchi alfa-numerici e logo, trovati sulle baionette per moschetti
modello 1891, la quasi totalità di questi marchi sono stati riscontrati in prossimità della braca.
Marchio numerico "5"
Marchio alfanumerico "73 G"
Marchio alfabetico "P"
Baionetta per fucile modello 1891
Particolare per le armi modello 38 riferito nello specifico al fucile corto, fu l'adozione di un
nuovo tipo innovativo di baionetta-pugnale.
Sull'impugnatura della baionetta si trova un bottone, la cui premuta libera la lama, che
tirata in avanti permette di effettuare una rotazione di 180° e quindi essere ripiegata
nell’apposito incavo, posto nella sua impugnatura ed alloggiarsi contemporaneamente, se
inastata, dentro l'incavo del fucile.
Il sistema di sgancio dalla struttura del fucile corto modello 38, funziona tramite una leva
zigrinata posta sulla parte superiore dell’elsa, la cui premuta libera il perno di sblocco, posto
anch'esso in un canale a T, permettendone l'estrazione.
Questa è la struttura, di produzione iniziale, della "baionetta-pugnale" per fucile corto
modello 38, che alla sua progettazione fu adottata inizialmente per il Moschetto
Semiautomatico Beretta Modello 35.
Successivamente il tipo sgancio con la leva zigrinata si rilevò  abbastanza complicato,
perciò si decise di elaborare un altro sistema di sblocco, sostituendo la leva zigrinata, con
un pulsante posto sul manico,  identico a quello presente nelle baionette per i fucili modello
1891.
Sancendo a tutti gli effetti la nascita di una nuova produzione di baionetta per il fucile
modello 38, le cui funzioni sono pressochè identiche alla prima produzione.
Bottone, la cui premuta libera la lama.
Rotazione di 180°.
Movimento della lama.
Leva zigrinata posta sulla parte superiore dell’elsa.
Alla premuta della leva
zigrinata, la parte opposta
alla zigrinatura si solleva,
liberando lo sgancio del
perno di sblocco.
Scanalatura a T.
Nuovo tipo di pulsante, la cui premuta libera il perno di sblocco e permette di estrarre la
baionetta dal fucile.
Questo tipo di pulsante è identico a quello presente nelle baionette per i fucili modello 1891.
La baionetta con la lama ripiegata.
Negli anni cruciali della seconda guerra mondiale, la baionetta per fucili modello 38, che
ovviamente è inastabile sia sui fucili corti modello 38 in calibro 7,35 sia su quelli in calibro
6,5, subì una ulteriore modifica e cioè fu resa fissa la lama della baionetta e non più
ripiegabile su se stessa.
Il motivo di questa trasformazione, forse era dovuto alla probabile instabilità della lama, che
in combattimento si potesse ripiegare su se stessa e quindi inadoperabile o forse per
risparmiare ore di lavoro e materiale.
In ogni caso la baionetta è identica alle precedenti, con l'unica differenza per il manico
pieno che non necessita più la scanalatura che permetteva alla lama di alloggiarsi dentro,
tale scanalatura fu ostruita sia in parte o completamente.
Altra caratteristica che è subito evidente sono le guancette, che rimanendo sempre in
legno, sono fissate, per quelle ripieghevoli, con viti e bulloncini: mentre per quelle a lama
fissa, alcune volte con rivetti, come nelle baionette per i fucili modello 1891.
Due tipi di  baionetta a lama fissa.
Particolarità di baionette a lama fissa.
Rivetti.
Viti.
Baionetta d'emergenza modello 1891
Le baionette d'emergenza sono comunemente chiamate col nome germanico “Ersatz”,
ovvero di "rimpiazzo", identifica una baionetta che è stata prodotta in modo
semplificato per esigenze di economia bellica e per rapidità di produzione.
Questo tipologia di baionetta usata da quasi tutti gli eserciti belligeranti era
comunemente presente negli ultimi anni della prima guerra mondiale, alcune di esse per
la semplicità della struttura erano pressochè inadatte a qualunque uso se non inastate
sul fucile.
Baionetta "Ersatz" per fucile e moschetto per ts modello 1891

Il fornimento era in ottone oppure bronzo, fuso in un solo pezzo e normalmente era
verniciato di nero.
Dagli spezzoni avanzati dall'accorciamento delle baionette del Vetterli, a loro volta
adattate per le armi modello 1891 con la modifica della crocera oppure usate senza
altra modifica sui Vetterli mod. 70/87/16, furono ricavate altri tipi di baionetta, alle cui
lame furono saldati dei manici di ferro tubolare, con l'aggiunta di una crocera che aveva
il profilo ondulato.
Fodero baionetta per armi modello 1891
Il fodero in cuoio nero per la baionette dei fucili e per i moschetto per ts modello 1891, è
praticamente una rielaborazione del fodero usato per la baionetta del fucile Vetterli.
E' composto da una cappa, con un gancio a vite, il quale serve per incastrarsi dentro l'asola
della taschetta della baionetta, la parte tubolare in cuoio, con nervature e un
puntale a cresta fissato con due coppiglie; nella parte in cuoio si trova impresso il nome del
produttore e la data, mentre nei fornimenti metallici un codice dell'ispettore o produttore.
Più tardi vennero prodotti foderi in lamiera di ferro nervata, con gancio a vite anche lui in
ferro mentre all'estremità finisce con un bottone, in un certo periodo furono prodotti dei
foderi metallici lisci, nella forma identici agli altri, ma sicuramente più facili da produrre.
I foderi della baionetta del fucile e moschetto per ts modello 1891, furono approntati con
diverse soluzioni di fornimenti, come quelli in ottone oppure in ferro che normalmente era
verniciato in nero.
Per le baionetta d'emergenza delle armi modello 1891, il fodero era normalmente in ferro,
anche se è possibile trovarla abbinata a fodero di cuoio nero.
Fodero baionetta per i fucili modello 38
Fodero in cuoio nero, con fornimenti in ottone e sotto
quello con i fornimenti in ferro verniciato di nero.
Fodero metallico liscio, produzione bellica della prima guerra mondiale e sotto quello
standard con le tre nervature.
Gancio a vite dei due tipi di fodero.
Particolare marchio nel puntale a cresta di questo
fornimento di ferro, composto da una lettera Z che
sormonta una lettera A.
Marchio SG.
Marchio S E G e sotto il marchio MA.
Lo spacco sul manico della baionetta a lama fissa, si può notare il riempimento dell'incavo.
Ecco alcuni esempi di marchi e matricole trovati sulle
impugnature delle baionette per i fucili modello 38.
Esempi di marchi presenti sui fornimenti e fodero.
Esistono tre tipi di fodero per il pugnale-baionetta per fucile modello 38; un primo tipo striato,
con passante per la cintura in diagonale, molto raro.
Un secondo tipo, uguale al precedente, ma senza striatura  e per ultimo  quello con un gancio
di tenuta che si inseriva nell'occhiello della classica tasca per baionetta.
In queste immagini il primo fodero è quello raro (collezione Fabrizio Crucitti), il secondo fodero
è di produzione iniziale (quello più comune), mentre il terzo e il quarto fodero sono di tarda
produzione, notiamo anche tra loro una piccola differenza, sia nella fattura del gancio e nella
vite di rinforzo presente nell'ultimo in basso.

Baionetta in ottone oppure bronzo fuso.
Immagini della collezione privata del Sig. Marco Marchiori.
Particolari del pulsante di sgancio della baionetta.
Marchi sul cuoio (ROCCA e A.R.E.T.)
CR (Coltellerie Riunite)                       4UT 
Logo del sub fornitore
Ausonia, riscontrato sui
moschetti mod.38 in
cal.7,92, produzione
F.N.A.-B, Brescia.
Regia Marina
Rocca
Il numero di matricola impresso sull'elsa, abbastanza insolito per una baionetta d'emergenza.
Nell'immagine a destra si nota in ovalino il simbolo T.A. (Torre Annunziata).
Baionetta con manico di ferro tubolare, la cui lama
è ricavata dall'avanzo della baionetta del Vetterli.
Vista del profilo ondulato della crocera.
In questa baionetta
il marchio, scudo
crociato inscritto nel
cerchio, che
simboleggia le
quattro Repubbliche
marinare, è impresso
sulla guancetta.
Ecco una baionetta per ts nel medesimo moschetto.
Vite di rinforzo.
S
Coltellerie Riunite
mod.38 in cal.6,5,
produzione Gardone Val
Trompia.
Torino
Collezione E.Bagioni
Baionetta  MB (Meccanica Bresciana ?)
con la matricola dell'arma
(collezione C. Iori)